Terminata la rassegna a Trieste Alpi Giulia Cinema si trasferirà con due appuntamenti a Fiume (Croazia)e a Pinzano di Tagliamento
- 27 APRILE a Pinzano al Tagliamento, sala Somsi ore 20.00
PROGRAMMA:
LIFE IN FOUR ELEMENTS – 73′ (Austria, Finlandia, Spagna, 2016) – Regia Natalie Halla
I quattro elementi vengono raccontati attraverso rapporto totalizzante che altrettanti uomini e donne intrattengono con questi. Nel confronto con gli elementi primordiali emergono parallelamente i valori fondati delle loro esistenze: l’amicizia, il coraggio, la sfida a sorpassare i propri limiti. Le riprese del documentario sono durate quattro anni, un lungo lavoro che permesso di catturare una serie di spettacolari sequenze e di storie emozionanti. Il film è stato premiato al Trento Film Festival 2017 con la Genziana d’argento per il miglior contributo tecnico – artistico.
- 4 MAGGIO a Fiume, Rijeka (CROAZIA), palazzo Modella ore 20.00
PROGRAMMA:
V KRALJESTVO ZLATOROGA
1931. In America veniva proiettato il “Frankenstein” interpretato da Karloff. In Germania Lang portava in sala il suo primo film sonoro, “M – Il mostro di Dusseldorf”.
In Slovenia invece, un gruppo di appassionati membri del Club Turistico Skala – tra cui il fotoamatore Janko Ravnik – provavano a produrre il primo glorioso film dedicato ai paesaggi sloveni. Ne è uscito “V kraljestvu Zlatoroga” (Nel regno di Zlatorog), un film muto, un po’ documentario un po’ avventura, che vede protagonisti tre ragazzi che decidono di affrontare un lungo viaggio per i paesi e villaggi sloveni, con l’obbiettivo finale di scalare il monte Triglav, il monte Tricorno – cima più alta delle Alpi Giulie. Partono da una irriconoscibile, ma già sviluppata, Ljubljana, passano per tanti paesini, fino ad arrivare sullo stupendo lago di Bled, famoso già a quei tempi per il castello arroccato sul fianco e la chiesa in mezzo alle sue acque. Poi Kranjska Gora, città (a quel tempo poco più che un paese) di confine per eccellenza, nella lingua di Slovenia
in mezzo a Friuli e Austria.
Ma le immagini più belle rimangono quelle sulla campagna e sulla montagna. I tre, seguiti da una troupe straordinariamente preparata e coraggiosa, toccano la vetta a 2.864 metri dopo una scalata incredibile: zero dispositivi e misure di sicurezza, abbigliamento e attrezzatura amatoriale e tanti muscoli.
Uno spettacolo con il doppio obbiettivo: un occasione per viaggiare ed esplorare per gli attori/scalatori che stanno davanti alla camera e meravigliare, mostrare angoli sconosciuti e incuriosire chi sta davanti allo schermo.
A 87 anni di distanza, questo capolavoro amatoriale di Janko Ravnik, rivive grazie all’Associazione Monte Analogo di Trieste che lo porta al Salone delle Feste di palazzo Modello di Fiume e lo fa musicare dal vivo dal musicista triestino Giorgio De Santi. Un film che vale più di tanti libri di storia.
Regia: Janko Ravnik
Produzione: Skala
Giorgio De Santi, nato a Parigi nel 1958, verrà immediatamente influenzato dalla musica di Wagner e Beethoven, attraverso l’ascolto della collezione di vinili di sua madre, ma come tutta la sua generazione, anche dai Rolling Stones, Spencer Davis Group, Johnny Halliday, Suzi Quatro e poi dagli Emerson Lake & Palmer, Genesis, Yes, King Crimson, etc. Con l’aiuto di una semplice armonica a bocca, comporrà delle canzoni e le persone intorno a lui lo stimoleranno a continuare.
Trasferito in Italia (dove vive e risiede), dopo diversi esperimenti con delle band, nel 1983 registrerà con gli A.S.T.R.A. il disco “Il Tempo del Tempio” distribuito dalla Durium e inizierà un tour di concerti in giro per l’Italia (Trieste, Udine, Torino, Cuneo, Salerno, ecc). L’album verrà recensito da diverse riviste di musica e (di prossima pubblicazione) in un libro sul “progressivo italiano” degli anni ’70 / ’80 .
Negli anni ’90 avrà un’intensa esperienza con il gruppo “Fez Fix-‘In” con i quali parteciperà a degli eventi musicali in pubblico e in televisione. Nel 1989, dopo un colloquio, inizierà a lavorare con le produzioni televisive del centro della regione Friuli Venezia Giulia componendo la colonna sonora per il documentario “Tra Cielo e Terra” (Storia e immagini del Friuli Venezia Giulia), primo documentario con il quale inaugurerà una ricca collaborazione che continua ancora ad oggi. Durante gli anni ’90 continuerà a comporre per innumerevoli film/documentari, che parteciperanno sei volte al “Trento Film Festival Internazionale del Cinema di Montagna”, dove nel 1998 “Una Salita Tra le Giulie “(regia di Giorgio Gregorio) vincerà il premio quale miglior film italiano.
A partire dal 2013 comporrà ed eseguirà dal vivo colonne sonore per vecchi film muti. Nel corso di questi anni non ha mai rinunciato alla musica suonata con diverse band: New Astra, The Venice Act, Orest e infine Templum – attuale gruppo rock progressive -. Con la sua voce da baritono ha fatto parte della Società Polifonica Santa Maria Maggiore di Trieste per dieci anni, esperienza che ha aiutato ad arricchire le sue capacità compositive. Da alcuni anni approfondisce i suoi studi sulla musica dei Genesis riproponendola in duo con il cantante e attore, suo figlio Giulio.