Trento Film Festival – I vincitori della 69a edizione

L’edizione 2021 del Trento Film Festival, iniziata il 30 aprile sia in modalità in presenza che online, ha premiato con il Gran Premio “Città di Trento” il film Anche sta notte le mucche danzeranno sul tetto, di Aldo Gugolz. Ambientato in un alpeggio del Ticino, il film di produzione svizzera propone una riflessione profonda sul tema dell’eredità familiare, tra condizionamenti, libertà e possibilità di emancipazione.

Gli altri premi consegnati sono stati: la Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna – Premio CAI al film iraniano “Holy Bread”; la Genziana d’oro Miglior film di esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano” a “Here I Am, Again”; le Genziane d’argento Miglior contributo tecnico-artistico a “Die letzten Österreicher” e Miglior cortometraggio al cinese “One Day”. Premio della Giuria al documentario “Chaddr – A River Between Us”, menzione speciale a “Icemeltland Park” e “The Magic Mountain”.

Il 9 maggio si è conclusa l’edizione dal vivo e ora, fino al 16 maggio, il Festival continuerà unicamente in versione digitale.

Trento Film Festival – 69a edizione

La 69. edizione del Trento Film Festival si svolgerà nel capoluogo trentino dal 30 aprile al 9 maggio, nei limiti che saranno imposti dalle normative, mentre i film in streaming saranno disponibili fino al 16 maggio: dopo il grande successo dell’edizione “ibrida” dell’agosto 2020, la storica rassegna di cinema e culture di montagna si rimette in gioco per garantire al pubblico i migliori film e documentari dedicati alle montagne e alle terre estreme del Pianeta, insieme ad eventi alpinistici e presentazioni letterarie affascinanti e spesso inedite.

l lupo, affascinante e mitologico animale che popola i boschi d’Italia e la fantasia di grandi e bambini, è il protagonista della locandina ufficiale della rassegna, un evento che da sempre racconta e indaga il molteplice rapporto tra l’uomo e la natura e la possibilità di rispettosa convivenza con la fauna selvatica. Il manifesto porta la firma dell’artista Gianluigi Toccafondo, tra i più importanti illustratori e animatori italiani.

Per maggiori informazioni visita il sito del Festival.

Monte Analogo e BANFF Italia, passione per la montagna e il cinema

Da alcuni anni Monte Analogo collabora con BANFF Mountain Film Festival World Tour ITALY, una rassegna dei più sensazionali film di avventura, alpinismo e sport outdoor, il meglio del festival canadese che si svolge a Banff (Alberta), in Canada, ogni anno.
La 9a edizione del BANFF per la prima volta presenta un doppio programma. Si parte con un ciclo di film in esclusiva streaming su Itaca On Demand, scelti tra i finalisti all’omonimo Festival canadese, che va ad aggiungersi alla tradizionale programmazione per il grande schermo presto in tour in Italia.
Per vederlo basta fare il login o registrarsi su www.itacaondemand.it e, dopo aver selezionato il film, procedere con il check-out. Potrete guardare il contenuto entro 10 giorni ed entro 48 ore dal primo play.
Segui BANFF Italia su Facebook e su Instagram.

Servizio Civile per una cultura della montagna

Trieste, città multietnica e di confine, è un luogo di mare che guarda alle montagne: città apparentemente di vocazione esclusivamente marina, nutre in realtà un profondo e antico legame con la montagna, che si rinnova costantemente e che conta tra le sue fila migliaia di appassionati. Inoltre, il suo ambiente circostante, che dal mare s’inerpica sulle colline selvagge del Carso, svelando numerosissime falesie e grotte, la vicinanza alla città della Val Rosandra, valle dall’aspetto squisitamente montano dove sono nate le passioni per la speleologia e per l’alpinismo, hanno reso Trieste una città dove la l’amore per la montagna è una tradizione fondamentale e un sentimento condiviso. Trieste, negli anni, è stata la madre e la casa di numerosi alpinisti, che si sono distinti non solamente per le loro imprese, ma anche per l’impatto culturale dei loro scritti e delle loro ricerche, sia in ambito esplorativo sia in ambito scientifico. Questa storia, queste persone e queste associazioni hanno tutte contribuito a rendere Trieste una delle città di punta per la divulgazione di una cultura della montagna nel rispetto della natura e dell’uomo. Tuttavia, sebbene Trieste abbia questa grande tradizione di legame con la montagna, sempre meno giovani frequentano l’ambiente alpino e l’età media dei soci delle associazioni che si occupano di montagna, in senso escursionistico, sportivo e culturale, è sempre più alta. Proprio nell’ottica di una divulgazione culturale della filosofia della montagna e del coinvolgimento del mondo giovanile nelle più diverse attività riguardanti l’ambiente alpino, l’Associazione Monte Analogo propone l’esperienza del servizio civile.
Grazie al progetto “Culture della montagna” proposto da Arci Servizio Civile giovani tra i 18 e 28 anni potranno avere l’opportunità di fare questa esperienza. I giovani potranno presentare domanda tramite una specifica piattaforma, raggiungibile da PC fisso, tablet o smartphone, cui potranno accedere dopo essersi registrati tramite SPID, il ‘Sistema Pubblico d’Identità Digitale’. Gli aspiranti volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione entro lunedì 15 febbraio 2021 esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL).
Il servizio civile universale dura 12 mesi per un impegno di 1.145 ore articolato su base settimanale (25 ore) ed è previsto un riconoscimento economico mensile di 439,50 euro.
Sul sito di Arci Servizio Civile FVG è illustrato il progetto dettagliato con tutte le ulteriori informazioni.

I segreti del Tagliamento a Pinzano

Si terrà sabato 17 ottobre 2020 alle ore 21.00 nella Fattoria Didattica Terre di Agane a Valeriano di Pinzano al Tagliamento (PN) la proiezione del film “I segreti del Tagliamento” di Fabrizio Zanfagnini.

Il Tagliamento viene definito in molti siti come “l’ultimo fiume selvaggio in Europa” grazie all’incredibile mantenimento nei millenni delle sue originali e primitive connotazioni. In questo video il regista propone l’originale viaggio di Cristina Noacco, che in bicicletta ha percorso da sola i 170 chilometri dalla foce alla sorgente. Questa singolare esperienza è narrata dalla protagonista con accenti poetici e mettono in risalto l’anima nascosta dei molti interessanti territori attraversati dal grande fiume friulano, che in molti punti raggiunge i due chilometri di larghezza tra intrecci di acqua e colate di sassi.

La serata è promossa da Monte Analogo in collaborazione con il Comune di Pinzano al Tagliamento, Associazione MaiDireMai-NikoliRečiNikoli, Arci Servizio Civile FVG, Fattoria Didattica Terre di Agane,  Associazione L.A.G.O.,  Associazione Il Progetto, Somsi di Pinzano al Tagliamento e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Alla proiezione si potrà accedere tramite prenotazione WhatsApp o Sms allo 3355279319. Nel rispetto delle norme anticovid previste dai decreti all’entrata verrà rilevata la temperatura corporea e gli spettatori saranno tenuti a igienizzare le mani e indossare la mascherina dal momento dell’ingresso in sala fino al termine della proiezione.

Conclusa la 68a edizione del Trento Film Festival

La Georgia conquista il 68. Trento Film Festival con il documentario A Tunnel di Nino Orjonikidze e Vano Arsenishvili (Georgia/Germania). La Giuria internazionale – composta da Carlos Casas (Spagna), Salomé Jashi (Georgia), Gustav Hofer (Italia), Carmen Gray (Nuova Zelanda) e Matteo Della Bordella (Italia) – ha assegnato al film la prestigiosa Genziana d’oro Miglior film – Gran Premio “Città di Trento” – con la seguente motivazione: «una straordinaria vicinanza, un senso per l’atmosfera visiva e un’ottima sintonia con gli squilibri strutturali del potere sono alla base di un film che dice molto del nostro attuale periodo di tensioni geopolitiche, di identità contestate e di un mondo globalizzato del lavoro e del capitale. Drammatico ma mai esagerato, il film identifica glieventi di un piccolo villaggio come uno scontro tra passato e futuro, tra chi ha e chi non ha, in cui tutti abbiamo un ruolo».

Si aggiudica la Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e
vita di montagna – Premio del Club Alpino Italiano The Wind. A
Documentary Thriller di Michal Bielawski (Polonia). «Le persone che
vivono in montagna – si legge nella motivazione – possono essere
esposte a condizioni climatiche estreme, con effetti sul corpo e sulla
mente. Grazie a un approccio intrigante e inventivo, il regista conduce il
pubblico nella vita degli abitanti della regione di Zakopane in Polonia,
dove l’Halny, un forte vento, mette regolarmente a rischio la loro vita e il
loro benessere. Creando un’atmosfera di eterna sospensione e seguendo
i protagonisti in modo intimo, questo documentario ci ricorda il delicato
equilibrio tra la natura e l’uomo, attraverso il lucido sguardo
cinematografico dell’autore».
La Genziana d’oro Miglior film di esplorazione o avventura – Premio “Città di Bolzano” è andato a Sidik and the Panther di Reber Dosky (Paesi Bassi) «per il profondo impegno nei confronti della natura, per come connette ecologia e politica, per lo straordinario racconto di quest’esplorazione estrema, per il suo profondo senso di appartenenza e radicamento alle tradizioni e alla natura come patria di noi tutti. Questo film documenta e cattura attraverso immagini realizzate in modo straordinario il rispetto e la passione per il proprio ambiente e la propria storia».
Genziana d’argento – Miglior contributo tecnico – artistico a Sicherheit 123 di Florian Kofler e Julia Gutweniger (Italia/Austria). «Questo film cattura l’attesa – si legge nella motivazione della Giuria – una catastrofe potrebbe verificarsi in qualsiasi momento, non in un luogo qualunque, ma proprio dietro casa. Ma per ora è solo una possibilità, un rischio. I registi riescono a rappresentare la serenità anche in situazioni tutt’altro che serene. Il trattamento artistico del soggetto plasma il contenuto. L’approccio estetico della macchina da presa e del suono aggiungono un sottofondo emotivo agli eventi. Il film diventa una
contemplazione della grandezza della natura e degli sforzi dell’uomo per controllarne la minaccia».
Genziana d’argento – Miglior cortometraggio a Then Comes the Evening di Maja Novaković (Serbia/Bosnia Erzegovina), «per aver saputo infondere una vita molto semplice in una magnifica natura morta – si legge nella motivazione della giuria – una natura morta più che mai vitale, nella quale ogni goccia di luce ha un significato e modella le forme in un modo che si nota d’improvviso nell’infanzia, o in uno scorcio di rivelazione. Per il lavoro meticoloso dei registi nel creare un’opera d’arte che esalta la forma cinematografica».
Il Premio della Giuria è stato assegnato al documentario Alpinist – Confession of a Cameraman di Kim Minchul e Lim Iljin (Corea del Sud): «il film offre un punto di vista assolutamente originale, autentico e non convenzionale sull’alpinismo. Questo documentario è un vero e proprio viaggio nella vita del cameraman e alpinista Lim Iljin, con una profonda conoscenza dell’alpinismo e delle diverse ragioni che spingono gli uomini verso la montagna. È un lavoro crudo, a volte doloroso, frutto di molti anni di esperienza sulle montagne più ostili del pianeta, che descrive al meglio alcuni dei lati più scomodi dell’alpinismo. Questo film è un omaggio a ogni appassionato alpinista e cameraman».
La giuria ha inoltre assegnato la Menzione speciale a Polyfonatura di Jon Vatne (Norvegia), dedicato all’esperimento naturalistico-musicale dell’eclettico artista sonoro Eirik Havnes. «A un film che ha catturato la nostra curiosità e che presenta meravigliosamente un processo creativo e le sue interconnessioni con la natura» si legge nella motivazione della Giuria.
Nonostante le difficoltà e gli imprevisti meteorologici, anche questa edizione speciale del Trento Film Festival è stata premiata dal pubblico, con un successo al di sopra delle aspettative per le proposte in streaming.
Per Monte Analogo, dopo aver visionato già parecchi film provenienti da altri festivals iniziano adesso le selezioni per programmare la prossima edizione di Alpi Giulie Cinema che inizierà come di consueto a Trieste nel prossimo mese di febbraio per successivamente circuitare sul territorio regionale.

Dal 27 agosto al 2 settembre la 68a edizione del Trento Film Festival: principale fonte per la programmazione di Alpi Giulie Cinema che arriverà alla 31a edizione.

Si svolgerà dal 27 agosto al 2 settembre 2020 la 68a edizione del Trento Film Festival, principale fonte per la programmazione di Alpi Giulie Cinema organizzata da Monte Analogo e che arriverà alla 31a edizione.

Il Trento Film Festival 2020 sarà un festival diffuso e sperimentale. L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha portato a percorrere nuove strade, individuando formule di narrazione e fruizione da parte del pubblico che garantissero al contempo le peculiarità della manifestazione e il rispetto dei protocolli sulla sicurezza. Sarà un festival “flessibile”, con eventi che si svolgeranno al chiuso e all’aperto, in streaming e diffusi sul territorio. Se, fino ad oggi, è stato il pubblico ad abbracciare il festival partecipando a Trento agli eventi di volta in volta in programma, quest’anno sarà il festival a raggiungere il pubblico direttamente nelle proprie case e sul territorio. Infatti, oltre alle programmazioni che saranno realizzate in streaming, diversi eventi si svolgeranno in tante località del Trentino, come Rovereto, l’Altopiano della Paganella, le Valli di Fiemme e Fassa. Un festival sperimentale, dunque, sul quale quest’anno si accenderà a livello di contenuti un faro, per dare luce ancora di più ad alcuni problemi che la pandemia e il consumo di natura (due facce della stessa medaglia) hanno fatto emergere, ipotecando gli anni a venire. Il manifesto ufficiale di questa 68. edizione del festival, realizzato dall’artista Albino Rossi e dedicato al bosco ferito dalla tempesta Vaia, esprime questo intendimento: richiamare l’attenzione su ciò che sta avvenendo intorno a noi e che condizionerà il nostro immediato futuro e quello di chi verrà dopo di no.

Il programma cinematografico prevede 97 film selezionati, tra più di 600 iscritti, di cui 26 anteprime mondiali e 37 anteprime italiane. Il programma eventi, malgrado il suo obbligato ridimensionamento, con i suoi 80 appuntamenti rispecchia i vari ambiti di interesse della manifestazione. In un anno difficile, un Festival speciale che vuole esserci per coerenza con la sua lunga storia, per continuare a parlare di montagne e culture.

Per Alpi Giulie Cinema l’appuntamento è invece a partire da Trieste dal mese di febbraio 2021, circuitando successivamente nella pedemontana pordenonese, in Carnia, e in alcune località della Slovenia e Croazia.

IL NEVEE OUTDOOR FESTIVAL 2020 È SOSPESO

L’edizione 2020 del NOF, Nevee Outdoor Festival, in programma nel mese di luglio a Sella Nevea, nel comune di Chiusaforte (Udine), è sospesa.

Lo staff organizzativo del Nevee Outdoor Festival ha deciso di sospendere l’edizione 2020 del NOF, nell’attesa che la situazione sanitaria migliori. I dispositivi di protezione personale ed il distanziamento sociale si scontrano con la natura della manifestazione, fatta di condivisione, di scambio culturale e di rapporti tra le persone. Per questo motivo, la manifestazione si ferma per un anno, per ripartire nel 2021.

Il Nevee Outdoor Festival è una grande e molto partecipata festa nella cornice di Sella Nevea, nei pressi del Rifugio Gilberti, all’insegna dello sport, dell’ambiente e della musica. La due giorni in alta quota offre ai numerosi partecipanti provenienti non solamente dalla regione FVG ma anche dalle regioni contermini Veneto, Carinzia, Slovenia, Croazia se non pure da più lontano, la possibilità di sperimentare discipline ed esperienze uniche, dall’arrampicata alla mountain bike, speleologia, sci, escursioni naturalistiche, slackline, , ed assistere a esibizioni di arrampicata, highline, acroyoga, il tutto grazie al supporto di professionisti, guide alpine, istruttori qualificati ed esperti.

Il NOF, inoltre, vuole ricordare Leonardo Comelli, giovane alpinista muggesano deceduto quattro anni fa nel corso di una spedizione sul Laila Peak, in Pakistan, attraverso una serata musicale a lui dedicata.

Gli organizzatori della manifestazione, pur dando l’appuntamento agli affezionati partecipanti al prossimo anno, stanno comunque pensando ad altre iniziative compatibili con le normative di prevenzione e contrasto al virus COVID 19, per la valorizzazione sportiva, culturale e turistica di Sella Nevea.